Proteine Animali e Vegetali: perché parlarne dopo i 40?
Dopo i 40 e i 50 anni molti si chiedono cosa scegliere tra proteine animali e vegetali, perchè il fabbisogno proteico diventa ancora più importante: serve a contrastare la sarcopenia (perdita di massa muscolare) e a sostenere metabolismo, ossa e sistema immunitario.
Secondo l’EFSA, un adulto dovrebbe assumere almeno 0,83 g di proteine per kg di peso corporeo al giorno, ma diversi studi suggeriscono che dopo i 40 questa quota possa salire fino a 1,2–1,5 g/kg (ne parlo più approfonditamente in questo Articolo).
Proteine animali: completezza e biodisponibilità
Le proteine animali (carne, pesce, uova, latticini) sono definite “ad alto valore biologico” perché contengono tutti i 9 amminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni. Ma non significa che la scelta tra proteine animali e vegetali sia scontata!
Pregi
- Completezza → non servono combinazioni per coprire tutti gli amminoacidi.
- Alta biodisponibilità → il corpo le assimila facilmente.
- Ricche di vitamina B12, ferro eme, zinco, calcio (nel caso dei latticini).
Limiti
- Alcuni tagli di carne e derivati lattiero-caseari contengono grassi saturi in eccesso.
- Un consumo eccessivo di carni rosse e lavorate è associato a maggior rischio cardiovascolare e tumorale (WHO/IARC).
- Scarsa presenza di fibre.
Proteine vegetali: leggerezza e micronutrienti
La scelta tra proteine animali e vegetali ha nei legumi, cereali, frutta secca, semi, soia la proposta “plant based”. Non sempre contengono tutti gli amminoacidi essenziali in quantità adeguata.
Pregi
- Povertà di grassi saturi e colesterolo.
- Ricche di fibre → sazietà, salute intestinale, controllo glicemia.
- Fonte di fitonutrienti e antiossidanti.
- Alcune (soia, quinoa, amaranto) hanno un profilo amminoacidico completo.
Limiti
- Alcune fonti sono “incomplete”: per esempio legumi poveri di metionina, cereali poveri di lisina.
- Biodisponibilità minore → l’organismo ne assorbe meno rispetto a quelle animali.
- Possibili fastidi digestivi (gonfiore da legumi).
Il concetto di compensazione proteica
Qui sta il punto chiave: non serve scegliere tra proteine animali e vegetali: creare un fronte contro l’altro.
Con la compensazione proteica, basta combinare fonti vegetali diverse per ottenere uno spettro completo di amminoacidi.
👉 Come funziona?
Ogni alimento vegetale ha un “profilo” amminoacidico con punti forti e deboli. Ad esempio:
- I legumi (ceci, fagioli, lenticchie) sono ricchi di lisina ma poveri di metionina.
- I cereali (riso, pasta, pane, mais) sono ricchi di metionina ma poveri di lisina.
Se consumi entrambi nello stesso pasto o nell’arco della giornata, i “buchi” di uno vengono compensati dai “punti forti” dell’altro. Il risultato è una proteina completa, simile a quella animale.
👉 Esempi pratici:
- Riso + fagioli (piatto tipico di molte culture).
- Pasta e lenticchie.
- Pane integrale con hummus di ceci.
- Cous cous con ceci e verdure.
Questa strategia è particolarmente utile per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana, ma è benefica anche per gli onnivori che vogliono aumentare la quota vegetale della loro dieta senza rinunciare alla qualità proteica.
Equilibrio e personalizzazione dopo i 40/50
Non esiste un’unica via tra le proteine animali e vegetali:
- Chi mangia carne/pesce/uova può integrare con più vegetali per avere fibre e varietà.
- Chi segue una dieta vegetariana o vegana deve fare attenzione a variare le fonti e valutare integrazioni (es. vitamina B12).
- L’obiettivo non è eliminare, ma bilanciare.
Caratteristica | Proteine animali | Proteine vegetali |
---|---|---|
Valore biologico | Completo: contengono tutti i 9 amminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni | Variabile: alcune complete (soia - quinoa) - altre carenti di uno o più amminoacidi |
Biodisponibilità | Alta: facilmente digeribili e assimilabili | Minore: assorbimento più lento - può richiedere quantità maggiori |
Micronutrienti associati | Vitamina B12 - ferro eme - zinco - calcio (nei latticini) | Fibre - antiossidanti - fitonutrienti - magnesio - ferro non-eme |
Grassi | Possono contenere grassi saturi e colesterolo (carni - formaggi grassi) | Poveri di grassi saturi e colesterolo - più ricchi di grassi insaturi (semi - frutta secca) |
Fibre | Assenti | Presenti - importanti per sazietà e salute intestinale |
Pregi principali | Completezza - alta assimilazione - nutrienti essenziali | Varietà di micronutrienti - fibre - basso impatto su grassi saturi |
Limiti principali | Rischio eccesso grassi saturi/colesterolo - consumo elevato di carni rosse da limitare | Non sempre complete - necessità di compensazione proteica |
Strategia consigliata | Alternare fonti animali magre (pesce - carni bianche - uova) | Combinare fonti diverse (legumi + cereali) per ottenere proteine complete |
Quindi cosa scegliere tra Proteine Animali e Vegetali?
Dopo i 40 e i 50 anni la domanda non è “meglio proteine animali o vegetali?”, ma: come posso usare entrambe al meglio per la mia salute?
Un piatto di pasta e ceci, una colazione con yogurt e frutta secca, un secondo di pesce con contorno di legumi: soluzioni semplici che uniscono i vantaggi di entrambi i mondi.
Il corpo non ha ideologie: vuole solo i nutrienti giusti, nelle giuste quantità.
E serve il giusto bilanciamento tra Alimentazione e Allenamento, come spiego nei miei eBook del metodo Anta in Forma.